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http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/469495/
ALBERTO MATTIOLI
corrispondente da parigi
Per il momento, tutto tranquillo. Ma la tensione cresce. In questo venerdì di tutte le paure, se incidenti ci saranno, si verificheranno dopo la grande preghiera di metà giornata. I musulmani, di Francia e del mondo, potrebbero scegliere quel momento per protestare contro le vignette su Maometto pubblicate mercoledì dal settimanale satirico «Charlie Hebdo» e ripubblicate oggi in 90 mila copie, dopo che le 75 mila della prima edizione erano sparite dalle edicole. Una protesta che accomuna le vignette francesi allo pseudofilm americano «L'innocenza dei musulmani» con la sua grossolana satira del Profeta.
Parigi è blindata. La polizia controlla tutti gli obiettivi sensibili, comprese le stazioni e le istituzioni americane. La zona intorno a place de la Concorde e all'Eliseo è sorvegliatissima, dopo che, sabato scorso, una manifestazione islamista si è conclusa con 151 fermi e sei poliziotti feriti. I cortei annunciati per domani a Parigi e in provincia sono stati vietati. Nel mirino potrebbero essere anche le sedi francesi nel mondo. Parigi ha chiuso ambasciate e scuole in una ventina di Paesi musulmani, con l'eccezione del Marocco. In Tunisia, il governo, pur guidato dal partito islamista Ennahda, ha vietato le manifestazioni e il suo capo Rached Gannouchi un «giro di vite» contro i salafiti.
In Francia, l'Islam moderato collabora con le autorità e cerca di stemperare la tensione. Il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakem, oggi predicherà la calma. Da segnalare anche l'intervento in tivù, questa mattina, del rapper di Marsiglia Akhenaton, popolarissimo nelle banlieue musulmane, che pur criticando le vignette ha detto che «non vede l'interesse» di protestare. E adesso non resta che aspettare.
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Vignette blasfeme, una Parigi blindata aspetta le preghiere del venerdìForte tensione nella comunità musulmana, nonostante gli appelli alla calma |
